Come consumare il melograno

Preparare il succo di melograno

Tagliando a metà il melograno, si afferra una parte e si cerca di muovere i chicchi all’interno, provando in un certo senso ad “aprire” la metà del frutto. Poi si ribalta la parte aperta del frutto su una bacinella e si comincia a battere ripetutamente ed energicamente  sulla superficie della buccia con un cucchiaio fino a quando tutti i grani sono usciti.

A questo punto possiamo usare un normale spremiagrumi (quando si hanno piccole quantità lo spremiagrumi è forse l’attrezzo più facile e veloce da utilizzare). Gli spremiagrumi hanno un grosso vantaggio: quello di spremere e di attingere alla parte bianca della membrana che avvolge i chicchi di melagrana, che è la più ricca di tannini e di antiossidanti.

Il succo di melograno va consumato subito, appena spremuto, per non perdere nessuna delle sue preziose proprietà organolettiche. Se lo si vuole consumare dopo qualche ora, un conservante naturale (anch’esso ricchissimo di vitamina C) potrebbe essere qualche goccia di succo di limone (acido ascorbico. Ne manterrà le proprietà un pochino più a lungo.

Per chi non ha problemi di intestino, invece, è raccomandabile ingerire il chicco nella sua interezza per l’apporto di fibre. La modalità più usata per mangiare in questo modo il melograno è inserire i chicchi negli ingredienti di un’ insalata.

Ecco qualche consiglio

Il segreto è abbinare ai chicchi aciduli della melagrana una componente dolciastra come la mela verde o il finocchio.

Come verdura in foglia è possibile scegliere quella che preferite, ma vista la consistenza a granuli del melograno è meglio scegliere una dimensione piccola e tenera come quella della misticanza campestre, della valeriana, o una consistenza morbida come quella dell’insalata gentilina.

Non deve mancare la componente golosa, come un formaggio morbido a cubetti (potete sceglierlo anche magro per un effetto light). Anche qui il contrasto della morbidezza con la consistenza della melagrana renderà ancora più golosa l’insalata. Ricordiamo inoltre che l’acidità del melograno potrà essere mitigata da un aceto di tipo dolciastro, come quello balsamico.

Un’insalata molto gustosa è anche quella composta da melagrana, scaglie di grana e verza tagliata a capelli d’angelo. La verza, se scelta fresca e giovane, risulta molto tenera perfetta da consumare cruda. Tagliata a listarelle sottilissime. Le scaglie di grana conferiranno ulteriore sapore ma saranno anche la parte proteica per rendere questo piatto qualcosa di completo, goloso e sano.

Il melograno mantiene tutte le sue proprietà se consumato in tutte le sue parti, compresa quella bianca interna alla membrana succosa. Ingerire infatti la parte più coriacea apporta una quantità di fibre tale da aiutare l’intestino e la regolarità. Inoltre le sue riconosciute proprietà antimicotiche,  anti fungine e antibatteriche svolgono una sorta di attività disinfettante di questo organo. Chi però soffre di diverticolosi o comunque ha patologie intestinali che non permettono l’assimilazione di alimenti con grandi quantità  di fibra, possono comunque gustare il melograno spremendone semplicemente il succo.

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